Prevenzione ambientale dei RAEE fatta in casa


Sabato scorso siamo stati coinvolti in un’iniziativa di sensibilizzazione e prevenzione piuttosto particolare, e molto interessante, che ci ha permesso di fare una riflessione su quali possano essere le buone pratiche che i cittadini possono mettere in atto, fin dal momento dell’acquisto, per ridurre l’impatto ambientale generato dai Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE). Pubblichiamo quindi il documento che abbiamo distribuito sabato nella speranza che possa servire anche ad altre realtà e alla diffusione di buone pratiche di prevenzione ambientale dal basso.

 

8 piccoli gesti per prevenire l’inquinamento da rifiuti elettronici che tutti dovrebbero mettere in atto

 

I Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) sono la categoria di rifiuti urbani che rapportata al peso e volume contiene il maggior numero di sostanze inquinanti ed è tra quelle più difficili da smaltire. Le innumerevoli leghe, plastiche e nuove sintesi chimiche utilizzate per costruire apparecchi elettronici non sono sempre riciclabili e la crescente miniaturizzazione degli apparecchi e circuiti stampati rende difficilmente separabili piccoli componenti. Per queste diverse ragioni il “Programma Nazionale di Prevenzione dei Rifiuti”, emanato a fine 2013 dal Ministero dell’Ambiente, ha inserito i RAEE tra i flussi prioritari sui quali intervenire con la prevenzione, prima che essi diventino rifiuti.

Mano Raee

Ecco di seguito un serie di suggerimenti utili a chi intende mettere in atto questo tipo di prevenzione, facendo riferimento alla gerarchia delle operazioni rappresentata dalle “3 R” (Riduci, Riusa, Ricicla).

1) Al momento dell’acquisto bisogna prediligere apparecchiature che rispondano ai principi dell’Eco-design. L’Eco-design, definito anche da specifica una direttiva europea, è la progettazione che prevede che un oggetto sia riparabile, riutilizzabile e potenziabile; lo sono, per esempio, i computer Desktop che facilmente possono essere riparati o potenziati, mentre lo sono di menoi Tablet che diventano più facilmente e velocemente rifiuti inquinanti.

2) Se il computer sembra, dopo un po’ di anni, diventare lento, bisogna prima di tutto potenziarlo o farlo potenziare, aggiungendo Ram e/o Dischi. Si tratta di una prima operazione semplice ed economica che può allungare la vita di un PC di diversi anni.

3) Se un po’ di anni dopo averne potenziato l’hardware il computer ricomincia a sembrare lento, conviene valutare, assieme ad un esperto, l’opportunità di reinstallarne il sistema operativo. Spesso, alla lunga, i sistemi operativi tendono a rallentarsi, soprattutto, ma non solo, per via dei numerosi software, poi mai utilizzati, che ci sono stati installati sopra negli anni.

4) Se, nonostante la reinstallazione del sistema operativo, il computer continua ad essere lento, è buon prendere in considerazione la possibilità di passare un sistema alternativo più performante: Linux. Oramai Linux e gli applicativi di cui è dotato è diventato molto facile da utilizzare per il 99% delle attività comuni, e rimane sensibilmente più prestante di altri sistemi altrettanto recenti.

5) Se proprio, fatte tutte queste operazioni, il computer rimane insopportabilmente lento perché non è compatibile con le esigenze del proprietario, ma funziona ancora bene e non necessità di essere riqualificato, è buona pratica donarlo a chi ne ha ancora bisogno. Scuole e associazione hanno spesso cercano computer che i privati cittadini oramai considerano obsoleti. Se non conoscete direttamente potenziali beneficiari, ricordatevi che ci sono numerose associazioni fanno questa attività. Basta cercare su internet qualcuno nella vostra zona e lo troverete. Ricordatevi, prima di donare il PC di cancellare tutti i dati che vi riguardano.

6) Se invece il computer è rotto, prima di buttarlo fatelo vedere a qualcuno che possa fare una diagnosi. Alcuni problemi che sembrano essere drammatici posso essere risolti velocemente con spese irrisorie.

7) Se il computer è rotto e volete cogliere l’occasione per disfarvene, prima di buttarlo cercate organizzazioni che siano in grado di riutilizzarne componenti. Di solito si tratta di operatori specializzati che trattano usato e ce ne sono in ogni città. Questa pratica è molto importante e, sfortunatamente sottovalutata, e può permettere di ridurre sensibilmente la quantità di beni elettronici che diventato rifiuti troppo presto, generando inquinamento evitabile.

8) Se neanche gli operatori dell’usato sono disposti ad allungare la vita del vostro computer, ricordatevi che i rifiuti vanno portati alle Isole Ecologiche. Si tratta pur sempre di un rifiuti particolari, che non possono in nessun momento essere mischiati con gli altri. I materiali che compongono i computer sono spesso sintesi chimiche molto complesse che producono effetti nefasti sulla salute delle persone e possono inquinare l’ambiente in modo irreversibile.

Mettendo in atto questi piccoli gesti, e rispettandone l’ordine, avrete la certezza di raddoppiare la vita utile dei vostri computer poiché mediamente, al giorno d’oggi, un computer viene utilizzato per meno di 5 anni, ma con questi gesti, può facilmente funzionare per 10 anni. Se riuscissimo a raddoppiare la vita utile di tutti i nostri computer, ne dimezzeremmo automaticamente la quantità immessa in discarica e renderemmo più virtuoso l’intero ciclo di vita delle apparecchiature elettroniche, preservando il nostro ambiente e il nostro futuro.

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